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Sopra le nuvole -Alla poetessa Marina Cvetaeva-

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Mosca, Parigi, Praga,...
a grandi passi ripercorrevi Blok e Puskin
in versi e

pensieri nelle lettere che Rilke
e Pasternak
appassionatamente ricevevano da te.

Sopra le nuvole tu scrivevi e
viaggiavi con la forza e la passione di
un’Amazzone in

lotta con le proprie idee e i propri sogni
allacciati da chi poteva amarti
dappertutto:

oltre le barriere della distanza e
della carnalità.
Dovunque tu eri e

portavi agli altri in dono la tua poesia
e l’amore che possedevi senza gelosia.
O Marina, musa e

ispiratrice di parole e
di pathos,
a grandi passi attraversavi le anime.

27 novembre 2005

 Antonella Liotta - 20/06/2011 12:53:00 [ leggi altri commenti di Antonella Liotta » ]

A grandi passi...perchè Marina Cvetaeva è un modello titanico di donna, che, come trasmettono i versi appassionati di Nadia, inebria di amore le creature...

 Franca Alaimo - 18/06/2011 12:23:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Attraverso i versi di Nadia rivive l’anima appassionata di Marina Cvetaeva, la sua rete di amicizia e di amori; e, se la poetessa ha scelto lei come "musa", deve esere perché la sente simile.
Come scrive Loredana Savelli, è davvero singolare come gli spazi vengano a interporsi tra una strofa e l’altra dopo una congiunzione o una preposizione, come se nel silenzio così aperto e sospeso possa diluirsi l’emozione del dire.

 Loredana Savelli - 16/06/2011 16:16:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Mi ha colpito la distribuzione dei versi (e degli spazi).
E’ come se il ritratto prendesse corpo man mano, tra pause di riflessione.

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